Il cancro come promemoria – La storia di Suzanne

Il cancro come promemoria – La storia di Suzanne

Il mio nome è Suzanne e sono una sopravvissuta al cancro del polmone. Sto condividendo la mia storia nella speranza perchè chi ha recentemente ricevuto una diagnosi di cancro ai polmoni potrà guardare oltre le statistiche e sarà aiutato nei difficili giorni a venire.

Fuori a cena, una sera, ho ingoiato un osso che mi si è conficcato in gola. Ero in ottima forma e non avevo nessuna storia di fumo, quindi non ero particolarmente preoccupata quando il medico del pronto soccorso mi disse che aveva scoperto una piccola macchia nel polmone negli esami fatti all’ospedale quella notte. Probabilmente avevo aspirato qualcosa durante l’incidente. Mi fu consigliato per sicurezza di rivolgermi al mio medico, il quale ordinò immediatamente una serie di test e rimase scioccato quanto me quando la TAc mise in evidenza una malattia metastatica.

La vita divenne surreale quando i test medici iniziarono a determinare quale tipo di cancro avessi. Se la densità sospettosa non era un cancro ai polmoni, significava che tutto ciò che avevo si stava già diffondendo. Immaginate di sperare che la malattia sia solo un cancro ai polmoni! Ero spaventata e triste.

I giorni passarono al rallentatore mentre aspettavo di scoprire se ero candidata alla chirurgia. I dettagli dell’intervento che mi furono illustrati mi hanno letteralmente strappato il respiro e mi hanno fatto venire le lacrime agli occhi. Sebbene non ci fossero prove di cancro al di fuori del polmone, i medici hanno raccomandato la chemioterapia dopo l’intervento. Di nuovo, ero assolutamente terrorizzata ma sentivo di non avere scelta. Passarono tre lunghi mesi di chemio; era piuttosto terribile, ma non così male come avevo immaginato.

La diagnosi e i trattamenti hanno devastato il mio mondo. Forse perché praticavo la legge a New York City da quasi 30 anni, ero abituata a essere forte, autosufficiente, controllata e, ovviamente, un po’ invadente. All’improvviso, non avevo più il controllo su nulla; invece di dare aiuto e supporto, lo stavo chiedendo. Ho avuto l’incredibile fortuna di essere appassionata di pittura per tutta la vita. Ora, ero troppo stanca e debole per sollevare un pennello; invece di correre miglia e giocare con i miei nipoti, stavo a letto troppo sfinita per leggere o guardare la TV.

Ero andata a cena una sera come donna sana e vigorosa con una vita ricca e piena di soddisfazioni e mi ero trasformata in una malata di cancro, una donna fragile, affaticata e, dopo la chemio, anche un po’ calva, una vecchia signora insomma.

Durante questo periodo, la vita ruotava attorno al cancro. Naturalmente, non ho potuto resistere al richiamo delle ricerche e delle statistiche disponibili su Internet. Non è stato di aiuto il fatto che anche la mia famiglia e gli amici stessero facendo le loro ricerche, cercando notizie sugli ultimi studi favorevoli, evitando accuratamente qualsiasi discorso sui risultati negativi e sempre, sempre parlando della mia salute.

Anche se ho davvero apprezzato le chiamate e l’aiuto della mia famiglia e dei miei amici, non volevo parlare dello stato della mia salute o degli effetti collaterali dell’ultimo trattamento – volevo solo continuare a vivere come ero stata. Mio marito si è organizzato da segretario, rispondendo alle telefonate e usando una catena di e-mail per tenere gli amici e la famiglia aggiornati su ogni fase del percorso.

Non importa quale sia il tuo stato di salute, la diagnosi di cancro è schiacciante per il paziente e per tutti coloro che gli sono vicino. L’ansia, la tristezza e la depressione sono comuni per la maggior parte dei malati di cancro e non ho fatto eccezione. Così ho cercato un gruppo di supporto ed è così che ho trovato il mio gruppo di supporto. E’ stato un posto meraviglioso per ottenere informazioni pratiche sulla convivenza con il cancro e condividere le preoccupazioni e le sensazioni comuni. Suppongo sia naturale fare un bilancio del passato quando il futuro è così seriamente minacciato.

Per quanto strano possa sembrare, mi sento una donna molto fortunata: il cancro è stato scoperto per caso prima che si diffondesse; sono stata benedetta da una rete di familiari e amici che si prendevano cura di me; ho avuto accesso a un aiuto medico qualificato e compassionevole. So che esiste la possibilità di una recidiva, ma so anche che ci sono molte opzioni di trattamento e che la vita è incerta e fragile per tutti noi.

Nella nostra società, è facile passare attraverso la vita correndo. Il cancro è un promemoria per vivere pienamente ogni giorno, per cogliere l’opportunità di esprimere amore e apprezzamento a coloro a cui teniamo, per prendersi il tempo per fermarsi e notare le piccole cose che rendono la vita così piacevole, per aiutare gli altri e per ricordare di essere grati per la fortuna che abbiamo.

 

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Dal 13 giugno 2024
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