LETTERA APERTA AL MINISTRO DELLA SALUTE: rete italiana screening polmonare

LETTERA APERTA AL MINISTRO DELLA SALUTE: rete italiana screening polmonare

LETTERA APERTA AL MINISTRO DELLA SALUTE

Stim.mo Ministro Roberto Speranza,

e p.c. Signor Presidente del Consiglio dei Ministri, Dr. Mario Draghi.

 

Siamo venuti a conoscenza, tramite i mass media, del decreto da Lei firmato sull’istituzione della rete italiana screening polmonare (RISP), programma per il quale avremmo apprezzato un nostro preventivo coinvolgimento considerato il fatto che ALCASE Italia ODV si batte da anni per il raggiungimento di tale obiettivo (https://www.alcase.eu/advocacy/campagna-nazionale screening-cancro-polmone/) e tenuto conto delle circa 18.000 firme, online e cartacee, già raccolte a suo sostegno (https://www.change.org/p/ministero-della-salute screening-gratuito-per-il-cancro-al-polmone).

Ne siamo lieti, poiché lo consideriamo un primo passo nella direzione indicata dai risultati dei numerosi trial clinici che hanno validato la TC a bassa dose di radiazioni quale strumento principe di prevenzione secondaria per il cancro del polmone.

Vi sono, tuttavia, alcuni aspetti del decreto che ci lasciano perplessi.

Ad esempio, la durata limitata del RISP: vogliamo sperare che questi due anni di diagnosi precoce, perseguita dalle 18 strutture mediche individuate nel decreto, non siano un esperimento fine a se stesso, ma costituiscano il primo tassello di un progetto più ampio, progressivamente aperto a tutti gli Italiani a rischio di sviluppare un cancro del polmone.

Un ulteriore punto critico è la distribuzione sul territorio delle strutture prescelte, che appare disomogenea e non estesa a tutte le aree del Paese. A nostro avviso, la rete dei centri di riferimento avrebbe dovuto garantire un’adeguata copertura nazionale. Al contrario, il RISP ha raddoppiato i centri in Campania, Lombardia ed Emilia Romagna, ma ha ignorato interamente l’isola della Sardegna (come faranno i Sardi che non possono permettersi le spese di aereo o traghetto ad accedere allo screening?) e numerose altre regioni, quali il Friuli Venezia Giulia, il Molise, l’ Umbria e la Valle d’Aosta. Lo screening per il tumore del polmone è un diritto di tutti e su questo principio ALCASE non ammette deroghe, se non per provvisorie limitazioni organizzative nella primissima fase di avvio.

Ancora, lo stesso criterio usato per la selezione dei centri medici che andranno a far parte del RISP suscita delle perplessità. Dovrebbe essere, tale criterio, quello della massima competenza ed esperienza in fatto di screening polmonare. Ma come si spiega allora l’assenza, nella rosa degli eletti, di prestigiosi centri medici che lavorano da anni sullo screening?… Due esempi eclatanti: l’Istituto Europeo di Oncologia con i suoi studi COSMOS I e II ed il Campus Biomedico di Roma con il suo progetto UN RESPIRO PER LA VITA.

In conclusione, ALCASE considera il progetto RISP un primo, imperfetto approccio al riconoscimento e alla concretizzazione del diritto sancito dall’art. 32 della costituzione italiana “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività”. E chiede, nella sua qualità di referente nazionale delle persone a rischio di cancro del polmone, di essere informata sui necessari sviluppi futuri del progetto.

ALCASE Italia si rende assolutamente disponibile ad una fattiva collaborazione per fare dell’Italia- almeno nell’ ambito dello “screening polmonare” e, più in generale, della lotta al cancro del polmone – una nazione di riferimento per gli altri stati membri dell’Unione Europea.

Boves, 22/11/2021

Prof.ssa Deanna Gatta
Presidente
ALCASE Italia ODV

Boves, 24/11/21

Abbiamo appena ricevuto una chiamata dalla segreteria del Ministro Speranza.  L’interlocutrice, la Dr.ssa Vinci, medico,  ha comunicato alla nostra Presidente che le osservazioni di ALCASE al decreto che istituisce la Rete Italiana per Screening Polmonare (RISP) erano state lette ed era stata apprezzata la disponibilità a collaborare…

La prof. Dea Anna Gatta, dal canto suo, non ha potuto non sottolineare, ancora una volta, le criticità del programma europeo 4 IN THE LUNG RUN e le scelte italiane.
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Durante il colloquio è stato affermato che il RISP altro non è che una prova, una sperimentazione per verificare come reagiranno i centri individuati. Ne prendiamo atto, ed ALCASE si adopererà, con tutte le sue forze, perché la “verifica” si seguita da azioni concrete.
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Quando è state fatta presente la palese incongruenza sulla scelta delle strutture, è stato affermato che i nominativi sono stati indicati  dalle regioni.  ALCASE, perciò, sentirà le regioni interessate e proverà a capire cosa ha guidato le loro scelte.
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In conclusione: il primo passo è stato fatto e recepito. Presto, occorrerà compierne degli altri ed ALCASE, in nome delle migliaia di Italiani a rischio di ammalarsi di cancro al polmone, non farà mancare il suo contributo, guidato da massimo spirito costruttivo, ma anche da un’assoluta fermezza sui principi.

LINK AL DECRETO 

che individua i centri che costituiscono la neonata RETE ITALIANA SCREENING POLMONARE,

istituita per la partecipazione

allo studio europeo multicentrico randomizzato e controllato denominato

4-IN THE LUNG RUN

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5 x 1000

Il 5 x mille è una risorsa importante per ALCASE, un aiuto per continuare ad essere a fianco dei malati di cancro al polmone.

96037610043