NIVOLUMAB
NIVOLUMAB (Opdivo ®) | ||
Primo inserimento: 5/9/2012; ultimo aggiornamento: luglio 2022 | ||
Nome commerciale | Il farmaco, precedentemente noto come BMS-936558 and MDX1106, è oggi in commercio col nome di OPDIVO ®. | |
Compagnia farmaceutica produttrice | Sviluppato dalla Bristol-Myers Squibb. | |
Indicazione approvata dal SSN | Nivolumab, in associazione ad ipilimumab e 2 cicli di chemioterapia a base di platino è indicato per il trattamento in prima linea del carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC) metastatico negli adulti il cui tumore non esprime mutazioni per l'EGFR o traslocazioni di ALK. Oltre che nel trattamento di diversi altri tumori umani, come da Documento AIFA del 13/11/2021. | |
Caratteristiche chimico-farmacologiche | E’ una macromolecola (anticorpo monoclonale IgG4, completamente umano). La sua formula chimica è: C6362H9862N1712O1995S42 | |
Meccanismo d’azione | Agisce come immunomodulatore, bloccando la proteina PD-1 (Programmed cell death 1). PD-1 è un recettore co-inibitorio espresso dai linfociti T attivati, necessario per eludere la sorveglianza immunitaria. Il blocco di tale proteina stimola la risposta immunitaria e media la regressione del tumore. | |
Modalità di somministrazione | Uso Endovenoso. In uno studio di fase I (A Phase 1b Study of MDX-1106 in Subjects With Advanced or Recurrent Malignancies (MDX1106-03), il Nivolumab è stato somministrato a dosi comprese fra 0.1 to 10.0 mg per kg di peso corporeo, ogni 3 settimane. La dose utilizzata negli studi successivi è stata solitamente 3 mg/Kg. La dose raccomandata dal nostro SSN è di 240 mg di Nivolumab ogni 2 settimane o di 480 mg ogni 4 settimane. Per maggiori informazioni su posologia e somministrazione si vada a questo link. | |
Attività antitumorale riconosciuta | Molto ampia, come già detto, su un gran numero di tumori umani: melanoma, mesotelioma, NSCLC, carcinoma renale, ureteriale, del colon retto, esofageo e della giunzione gastro-esofagea, del linfoma di Hodgkin. | |
Attività antitumorale (cancro al polmone) | Non vi sono più dubbi circa l’efficacia del Nivolumab nel NSCLC e, in parte anche nello SCLC (microcitoma). La questione, semmai, è: in quale condizione clinica e con quali eventuali farmaci in associazione (oltre alla nota associazione con l' ipilimumab) sia più efficace. | |
Indicazioni cliniche cancro del polmone | Vedi box "attività antitumorale riconosciuta". E la ricerca va avanti... Ad oggi, sono ancora 115 (!) le sperimentazioni cliniche su Nivolumab e cancro del polmone attivamente reclutanti nel mondo (censimento NHI), e 584 (!!) le pubblicazioni scientifiche sull’argomento (PubMed). | |
Effetti tossici e collaterali | Gli effetti collaterali sono stati dichiarati “accettabili” dai ricercatori e, comunque non superiori a quelli di altri farmaci della stessa categoria. Il più comune effetto collaterale riportato è stato l’astenia (senso di affaticanento). Sono state anche riportati dei casi di polmonite iatrogena. Vedasi anche il riassunto delle caratteristiche del farmaco per il pubblico dell’EMA. | |
Nostri articoli | 1. L’ ALT-803, un agonista dell’IL-15, potenzia l’efficacia terapeutica del Nivolumab?; 2. Tripletta di aprile del NEJM. Primo studio: Nivo in neo-adiuvante; 3. Tripletta di aprile del NEJM. Terzo studio: Nivo più Ipilimumab; 4. L’ ALT-803, un agonista dell’IL-15, potenzia l’efficacia terapeutica del Nivolumab?; 5. Trattamento con Nivolumab (Opdivo®): quale è la dose consigliata?…; 6. Nivolumab e positività PD-L1; 7. CheckMate-227 trial: un altro duro colpo alla chemioterapia; 8. Il Nivolumab può provocare rush cutanei?; 9. Immunoterapia e microcitoma; 10. Quale è la durata ottimale del trattamento immunoterapico in caso di buona risposta?; 11. ... ed altri ancora. | |
Letture consigliate | Scheda informativa dell' EMA europa |