Buongiorno dottore.
Può spiegarmi cortesemente questi termini: segni evidenti di linfangite indissociabili dai pacchetti linfonodali tracheobronchiali?
Grazie
Paol
Caro amico...
il termine linfangite indica, come dice lo stesso nome, uno “stato di infiammazione dei vasi linfatici”. Ovviamente, si tratta di una espressione molto generica, in quanto non dà informazione sulla causa dell’infiammazione che può essere infettiva e/o tumorale. Oltretutto, la dilatazione dei linfatici (e quindi la loro visualizzazione radiologica) non è dovuta solo a cause infiammatorie (linfangite in senso proprio) ma anche a cause meccaniche di ostacolo al flusso linfatico (frequentissime nei tumori anche queste) e di alterato contenuto proteico (la cosiddetta iponchia).
In conclusione, la frase “segni di linfangite” è spesso usata – in maniera piuttosto impropria – come sinonimo di “ispessimento della trama interstiziale” o “rinforzo del disegno interstiziale”, espressioni onnicomprensive che descrivono un aumento della visibilità degli spazi polmonari dove sono inclusi i vasi linfatici.
So che tutto questo è molto confondente, ma in effetti tantissimi sono i modi di dire che i radiologi usano per indicare la stessa cosa…
Nel tuo caso, comunque, dando per scontato che esiste il tumore al polmone, l’espressione che il tuo radiologo usa serve ad avvertire i colleghi che quest’ultimo ostruisce ed impegna anche i vasi linfatici che portano la linfa ai “pacchetti linfonodali” (cioè ad alcuni gruppi di linfonodi fusi insieme, in cui si sono già impiantate delle metastasi”), nelle sedi mediastiniche descritte.
Cordialmente,
Gianfranco Buccheri
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