“Diffusion Weighted Whole Body” RMN

“Diffusion Weighted Whole Body” RMN

Buongiorno dottore.
Ho 64 anni, sono stata una fumatrice per circa 30 anni,10 sigarette giornaliere.
Ho smesso definitivamente da 8 anni.
Mia sorella, fumatrice, è morta di cancro al polmone.
Partecipo da 7 anni allo screening al polmone Cosmos2, ora Smac all’ Humanitas.
Quindi faccio tac spirale ogni 2 anni.
Per ora nessun nodulo.
Ho sentito parlare della DIFFUSION WHOLE BODY, che viene eseguita allo IEO, naturalmente in solvenza.
Cosa ne pensa? Potrei fare quella (quindi indagherei oltre ai polmoni altri organi)? Può sostituire lo screnning al polmone risparmiandomi le radiazioni?
Fa veramente quello che dicono? La consiglierebbe a un malato oncologico per tenere sotto controllo le metastasi, considerando che indagherebbe in un solo esame tutto il corpo senza radiazioni.
Certo è in regime di solvenza… ma se il gioco vale la candela!
La ringrazio per la Sua cortese risposta.
La seguo sempre nelle Sue dirette, complimenti sempre chiaro e esaustivo.
Sono anche naturalmente sostenitrice di ALCASE.
Maria Teresa

Gentile Maria Teresa ...

la ringrazio innanzitutto per i complimenti, che fanno sempre piacere e che stimolano a migliorare se stessi…

Ma vengo al dunque.

La tecnica di imaging, che più correttamente andrebbe chiamata “Whole-body diffusion weighted magnetic resonance imaging” , è uno sviluppo tecnologico della Risonanza Magnetica Nucleare che sta dando ottimi risultati in ogni settore dell’oncologia: dalla diagnosi precoce, alla stadiazione di malattia fino alla valutazione della risposta obiettiva al trattamento.

Devo dire che sui giornali italiani si nota un accento davvero eccessivo su quelle che sono le sue capacità diagnostiche “universali” del nuovo esame, accento che non ha riscontro nell’ambito della letteratura scientifica, dove pure esiste interesse.

In sostanza la “diffusion-weighted” RMN total body è un approccio allo screening del cancro del polmone, sicuramente innocuo dal punto di vista dell’esposizione a radiazioni ionizzanti, del quale però non si ha ad oggi alcun dato solido circa sensibilità, specificità e potere predittivo.

In conclusione, temo che per alcuni anni ancora dovremo affidarci ancora alla TC toracica a bassa dose di radiazioni. Nella speranza che la nuova RMN possa sostituirla, a parità di (o speriamo a superiore) efficacia diagnostica. In tempi possibilmente brevi.

Cordiali saluti,

.direttore medico
Gianfranco Buccheri

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