Quale terapia se si è EGFR e PD-L1 positivi?

Quale terapia se si è EGFR e PD-L1 positivi?

A mia madre, a seguito di un ricovero per dispnea, tramite i vari esami, è stato diagnosticato un adenocarcinoma polmonare non  a piccole cellule moderatamente differenziato  al IV stadio perché interessava la pleura con versamento (successivamente durante il ricovero è stato effettuato il talcaggio), metastasi iniziali alle ossa e un piccola lesione nell’altro polmone. Tramite la biopsia è stato possibile effettuare l’esame per vedere la compatibilità con i nuovi farmaci, lei è risultata positiva al EGFR (esone 19), e al PD-L1 (espressione 50%). Dopo questi esami effettuati al Garibaldi di Catania ha iniziato la cura con il farmaco biologico Giotrif.

Come mai i medici non si sono orientati per l’immunoterapia data la positività del PDL1? Dopo 2 mesi di cura ha effettuato la prima Tac a Dicembre con risultati positivi, perché le metastasi alle ossa sono ferme, ed il piccolo noduletto nell’altro polmone è diminuito da 1,1 cm a 0,8 cm, mentre non ci sono nuove metastasi.

Volevo un suo parere e se è giusto continuare con questa cura e se i medici stanno facendo tutto in modo corretto.

Grazie, Sara.

Cara Sara...

non entro ovviamente nello specifico del caso clinico del tuo papà (perché questa non è la sede corretta per farlo), ma rispondo alla domanda che ad esso sottende e che ho riassunto nel titolo:  “Quale terapia se si è EGFR e PD-L1 positivi ? …

Intanto debbo dire che è abbastanza infrequente che si verifichi una doppia positività, ma quando essa si verifica, quale sia la terapia da effettuarsi in prima linea non è certamente ovvio.  In effetti, a mia conoscenza almeno, non ci sono studi randomizzati e controllati che abbiano confrontato le due sequenze terapeutiche: un anti-EGFR seguito da Pembrolizumab (Keytruda ©),  vs. Pembrolizumab seguito da farmaci anti-EGFR.

Tuttavia, siccome non vi sono molti dati sul Pembrolizumab usato in prima linea in tumori EGFR (o ALK) positivi, mentre è ben acquisita l’efficacia dei farmaci anti-mutazionali come primo tipo di trattamento, indipendentemente dall’espressione PD-L1.  Pertanto, la raccomandazione terapeutica generale (e che la stessa casa farmaceutica produttrice del Keytruda © suggerisce: https://www.keytruda.com/hcp/nsclc/pd-l1-expression-testing/) è:

  1. iniziare con il farmaco antimutazionale (ad esempio, il Giotrif © prescritto a tuo papà) e
  2. avviare il trattamento con Keytruda © od altro immunoterapico in seconda linea, in caso di progressione di malattia per resistenza a tutti i farmaci anti-EGFR (o anti-ALK) potenzialmente attivi.

Dunque, la scelta terapeutica dei tuoi oncologi è stata ineccepibile.

Cordialmente,

Gianfranco Buccheri

GIANFRANCO BUCCHERI

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