Tra i pazienti con NSCLC resecato ALK-positivo di stadio IB, II o IIIA, l’uso di alectinib come adiuvante ha migliorato significativamente la sopravvivenza libera da malattia rispetto alla chemioterapia a base di platino. Sono questi i risultati preliminari più significativi di un ampio studio internazionale di fase III.
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Dimostrata una scarsa correlazione fra “endpoints” negli studi sul NSCLC metastatico in immunoterapia
L’analisi sopra descritta indica che, almeno per le sperimentazioni con ICIs nel NSCLC metastatico, la risposta globale e la sopravvivenza libera da progressione non possono essere considerati endpoints inequivocabilmente significativi e sostitutivi della sopravvivenza globale.
Obiettivi e priorità
A volte si parla di obiettivi.
A volte si parla di priorità.
A volte si parla e basta.
Un malato oncologico ha un solo obiettivo che va oltre tutti gli altri obiettivi.
Un malato di cancro ha priorità diverse da tutte le altre priorità. [...]
Durvalumab peri-operatorio
L’utilizzo dell’immunoterapia peri-operatoria per il tumore polmonare non a piccole cellule (NSCLC) rappresenta una strategia valutata in diversi studi e da noi presentata in varie pillole. Questo recente articolo, appena pubblicato sull'autorevole New Engl J Med (2023; 389:1672-1684), descrive i risultati del Durvalumab in tale ambito, al “primo controllo” programmato per questo studio di fase III internazionale.
Protocolli di trattamento per il NSCLC metastatico
I protocolli di trattamento del NSCLC metastatico in Italia consistono in chemio-immunoterapia e, in caso di fallimento, una terapia target
Un’intensa esperienza…
La partecipazione a *Le stanze di ALCASE* è stata un' esperienza intensa che ha permesso di parlare di vita e morte, di farmaci e percorsi.
Cambiare il paradigma?…
Conclusioni dello studio LUNAR: "La terapia con TTFields, in aggiunta al trattamento standard, ha migliorato significativamente la sopravvivenza globale nel carcinoma polmonare non a piccole cellule metastatico in progressione dopo chemioterapia a base di platino senza esacerbare la tossicità sistemica. [...]"
Confermata l’efficacia terapeutica del cemiplimab
Conclusioni dello studio EMPOWER-Lung 1: "Al follow-up a 35 mesi, il beneficio di cemiplimab in termini di sopravvivenza per pazienti in con carcinoma polmonare non a piccole cellule in stadio avanzato è stato simile al beneficio dopo un anno di terapia, confermandone l'uso come monoterapia di prima linea per questa popolazione. L'aggiunta della chemioterapia a cemiplimab durante la progressione potrebbe fornire un nuovo trattamento di seconda linea per i pazienti con carcinoma polmonare non a piccole cellule in stadio avanzato.
L’ obiettivo per pazienti metastatici è cronicizzare la malattia
Oggi, grazie ai nuovi trattamenti e a un medico di riferimento specializzato esclusivamente nel cancro del polmone, si può cronicizzare la malattia
Sugemalimab: un nuovo, efficace immunoterapiaco per il cancro non a piccole cellule del polmone (NSCLC) metastatico
I benefici della aggiunta di Sugemalimab alla chemioterapia sono stati osservati in tutti i sottogruppi di NSCLC metastatico, a prescindere dal tipo istologico e dai livelli di espressione di PD-L1. Ciò significa che anche i pazienti con livelli di PD-L1 assenti, con NSCLC squamoso e non, possono beneficiare di questa terapia. Inoltre, l'aggiunta di Sugemalimab alla chemioterapia standard non ha mostrato alcun peggioramento degli effetti collaterali rispetto alla sola chemioterapia.