La tempestività della diagnosi e dei relativi trattamenti nella malattia oncologica polmonare possono fare la differenza.
Tag: etica medica
Una attestazione di apprezzamento per la sanità pubblica
Le reazioni alla diagnosi sono tante e diverse ma tutte riconducibili ad emozioni intense, spesso definite come “uno shock“, “un trauma”
Ospedale, luogo di umanità?
Le reazioni alla diagnosi sono tante e diverse ma tutte riconducibili ad emozioni intense, spesso definite come “uno shock“, “un trauma”
Approcci dei medici oncologi ai pazienti
Nella Community social di ALCASE si è aperta una riflessione sul diverso modo di comunicare ed interagire dei vari oncologi con i pazienti che hanno in cura o che richiedono un consulto.
Ruolo della gentilezza nel rapporto medico – paziente
La gentilezza nel rapporto medico-paziente è un'azione intenzionale a favore dei bisogni del malato e diretta a favorire il suo benessere
Missione e non professione
Per un oncologo la sua opera con i pazienti, oltre a professionalità, umanità , sensibilità, empatia e solidarietà, deve costituire una vera e propria missione medica.
Reparto oncologico inaccessibile
Riceviamo una lettera traboccante di dolore per la perdita di una cara amica... e per le carenze di competenza, professionalità ed umanità di cui ella spesso si lagnava.
Speranza e prognosi infausta
L’informazione sulla prognosi, relativa a tutte le patologie, ma in particolare al cancro del polmone, è sempre un’ipotesi. Il medico, non essendo onnipotente né onnisciente non ha la competenza di conoscere tutte le variabili che possono presentarsi durante il decorso di una malattia.
Il Giuramento Medico è un impegno inderogabile
Ci piace ricordare una frase di Umberto Veronesi: “I malati non sono pazienti, ma persone da curare nel corpo e, soprattutto, nell'anima. Perché guarire l'involucro non basta".
A quando l’esame di empatia per i medici?
Testimonianza di una moglie: "Abbiamo riscontrato mancanza di ascolto e di risposte. Durante le visite ambulatoriali abbiamo capito presto che non venivamo ascoltati. Mentre il dottore scriveva chino sui documenti, le nostre domande non venivano prese in considerazione per cui eravamo costretti a non farne più."
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