E’ stato recentemente pubblicato sull’autorevole “LANCET Oncology” un interessante studio internazionale di fase II, intitolato:
Lurbinectedin as second-line treatment for patients with small-cell lung cancer: a single-arm, open-label, phase 2 basket trial
- et al.
Published:March 27, 2020; DOI: https://doi.org/10.1016/S1470-2045(20)30068-1
Qui sotto l’immagine della pagina di LANCET Oncology contenente l’abstract del lavoro, cliccando sulla quale si più visualizzarlo più comodamente on-line. Segue la nostra traduzione in italiano dell’abstract e qualche mio personale breve commento.
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Introduzione
Esistono poche opzioni per il trattamento di pazienti con carcinoma polmonare a piccole cellule (SCLC), dopo fallimento della terapia di prima linea. Il Lurbinectidin è un inibitore selettivo della trascrizione oncogenica. In questo studio di fase 2, abbiamo valutato l’attività e la sicurezza di Lurbinectidin nei pazienti con SCLC dopo fallimento della chemioterapia a base di platino.
Metodi
In questo studio “a canestro” di fase 2 con braccio singolo, in aperto, abbiamo reclutato pazienti di 26 ospedali in sei paesi europei e negli Stati Uniti. Erano accettabili pazienti adulti (età ≥18 anni), con diagnosi patologicamente comprovata di SCLC, stato di validità fisica (ECOG-PS) di 2 o inferiore, malattia misurabile (secondo i criteri di risposta nei tumori solidi: RECIST, versione 1.1), assenza di metastasi cerebrali, adeguata funzionalità degli organi interni, pretrattati con una sola precedente linea di trattamento contenente chemioterapia (almeno 3 settimane prima dell’inizio dello studio). Il trattamento consisteva in 3-2 mg/m2 di Lurbinectidin somministratp per infusione endovenosa di 1 ora, ogni 3 settimane, fino alla progressione della malattia o alla comparsa di tossicità inaccettabile. L'”outcome” primario era la percentuale di pazienti con una risposta complessiva (risposta completa o parziale) valutata dagli investigatori, secondo RECIST 1.1. Tutti i pazienti trattati sono stati analizzati per l’attività oncologica e la sicurezza. Questo studio è in corso ed è registrato con ClinicalTrials.gov, NCT02454972.
Risultati
Tra il 16 ottobre 2015 e il 15 gennaio 2019, 105 pazienti sono stati arruolati e trattati con Lurbinectedin. Il follow-up mediano è stato di 17,1 mesi (IQR 6,5–25,3). Una risposta complessiva nella valutazione dello sperimentatore è stata osservata in 37 pazienti (35,2%; IC 95% 26,2–45,2). Gli eventi avversi di grado 3-4 più comuni sono state le anomalie ematologiche, ovvero anemia (in nove pazienti [9%]), leucopenia (30 [29%]), neutropenia (48 [46%]) e trombocitopenia (sette [7%]). Si sono verificati eventi avversi gravi correlati al trattamento in 11 (10%) pazienti, di cui la neutropenia e la neutropenia febbrile erano i più comuni (cinque [5%] pazienti in entrambi i casi). Non sono stati riportati decessi correlati al trattamento.
Interpretazione
Lurbinectedin si è dimostrato un farmaco attivo nella terapia di seconda linea del SCLC in termini di risposta complessiva, presentando un profilo di tossicità accettabile e gestibile. La Lurbinectedina potrebbe rappresentare un potenziale nuovo trattamento per i pazienti con SCLC, che hanno poche opzioni soprattutto in caso di recidiva. Attualmente, essa è studiata in combinazione con la Doxorubicina, sempre come terapia di seconda linea, in uno studio randomizzato di fase 3.
Finanziamento
Pharma Mar.
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Commento: Uno studio, questo, moderatamente ampio, condotto con un buon metodo scientifico. Vi hanno partecipato diverse istituzioni accademiche, di diversi paesi europei e del nord Amarica.
Gli autori sottolineano spesso che i loro risultati sono interessanti, se confrontati con la scarsità delle opzioni terapeutiche oggi disponibili per il microcitoma. Il cammino per una completa valutazione clinica è ancora lungo: bisognerà aspettare 2/3 anni perché lo studio di fase 3, appena avviato, giunga a conclusione, confermando i dati che abbiamo qui discusso…
Boves, 6-4-20
Gianfranco Buccheri