CONTESTO:
Immunoterapia basata sull’interazione PD-1 / PD-L1.
(A) L’interazione di PD-1 / PD-L1 provoca la tolleranza immunitaria del tumore. L’interazione PD-1 / PD-L1 stimola i segnali a valle per sopprimere l’attivazione delle cellule T, con conseguente sopravvivenza delle cellule tumorali.
(B) La suddivisione dell’interazione PD-1 / PD-L1 riattiva le cellule T e le risposte immunitarie correlate. Senza l’interazione PD-1 / PD-L1, il segnale di soppressione viene rimosso, portando così all’attivazione delle cellule T, alla proliferazione, alla generazione di citochine e all’eliminazione delle cellule tumorali. KIR, recettore simile alle immunoglobuline a cellule killer.
Fonte: PMC National Library of medicine
Salve, Dott.ssa.
Volevo chiedere che differenze ci sono in termini di efficacia nella terapia con Pembrolizumab tra chi ha un’espressione del PDL-1 < 50% e chi invece > 50%?
Un mio caro parente con adenocarcinoma polmonare al quarto stadio con metastasi localizzate solo alla zona toracica sta facendo terapia combinata con chemio (cisplatino + alimta) e pembrolizumab, ma ha un espressione del PDL-1 bassa (3%).
Possiamo aspettarci ugualmente un’analoga efficacia rispetto a chi ha espressioni PDL-1 più elevate?
La ringrazio
Alessio
Gentile Alessio...
PDL-1 è una molecola espressa sulla superficie di alcune cellule tumorali.
PDL-1 si lega a PD-1, il quale si trova sulle cellule del sistema immunitario. Questo legame fa sì che le cellule tumorali non vengano più riconosciute come estranee e quindi non vengano più attaccate dalle cellule del sistema immunitario.
Il Pembrolizumab è un anticorpo monoclonale che blocca PD-1. Impedendo il legame con PDL-1, le cellule tumorali vengono nuovamente riconosciute come nemiche ed attaccate dal sistema immunitario.
Qualche anno fa quando il meccanismo PD-1/PDL-1 è stato scoperto e le terapie con gli anticorpi monoclonali sono state introdotte, si è iniziato a misurare i livelli di espressione di PDL-1 sulle cellule tumorali dei pazienti (ricavate da preparati istologici di biopsie o asportazioni tumorali), per valutare se ci fosse una correlazione tra tali livelli e la risposta alla terapia immunitaria.
Dati ottenuti da diversi studi clinici, hanno dimostrato che molti pazienti, nonostante bassi livelli di espressioni di PDL-1, hanno una risposta efficace e duratura all´immunoterapia .
È per tale ragione, presumo, che l´oncologo del suo parente ha prescritto il Pembrolizumab, nonostante i livelli di PDL-1 siano solo del 3%.
Cordiali Saluti,
Dott.ssa
Virginia Castiglia
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