Caro Enrico...
grazie, innanzitutto, per il tuo quesito…(che suona un pò sarcastico verso l’anatomo patologo che ti ha refertato la biopsia 😉 )
In effetti, il referto, a una prima lettura, suona in contraddizione con se stesso e anche piuttosto vago. Il fatto è che l’anatomo patologo non ha in mente nessuna diagnosi che spieghi il quadro morfologico che gli si è presentato davanti e allora descrive semplicemente ciò che vede.
E cosa vede?… Vede un tessuto infiammato (in preda a un processo di flogosi), in parte distrutto dall’infiammazione stessa (ascessualizzato), senza aspetti particolari (non evidenza di granulomi, cellule giganti né di necrosi) che lo possano indirizzare verso una diagnosi. Vede anche che l’infiammazione non è omogenea dappertutto, ma in alcune aree sembra essersi sviluppata più recentemente (infiammazione acuta), in altre più anticamente (flogosi cronica).
In pratica. l’esame non chiarisce la diagnosi (qual’è la causa dell’infiammazione?) e rimanda la palla al tuo pneumologo che dovrà decidere i passi successivi.
Cordialmente,
Leave a Reply